Andrea Cantaluppi è nato nel 1947 a Grottaferrata (RM). Dal 1969 al 1987 è stato dirigente della CGIL, prima come segretario della Camera del Lavoro di Frascati, poi come segretario generale del Lazio. Nel 1987, attratto dalle novità politico-istituzionali che Gorbaciov stava introducendo nell'Unione Sovietica, si dimette dal sindacato e va a vivere a Mosca, dove rimane per circa 10 anni, aprendovi il primo ristorante italiano: "Arlecchino". Avrà frequenti colloqui con Gorbaciov e Zagladin. Alla caduta del regime sovietico assisterà da solo, a mezzanotte, sulla Piazza Rossa, all'ammainabandiera di un simbolo che per 70 anni aveva dato speranze di cambiamento a milioni di persone nel mondo. Nel 1994, per conto della Zecca di Stato, verifica la possibilità dell'acquisto di nichel a Cuba. Nel 2002 va in pensione e da quel momento si dedica, coerentemente coi suoi ideali e valori, alla solidarietà verso gli emarginati. Nel 2006 va a vivere con i migranti sudamericani come volontario in una casa d'accoglienza gestita dai Padri Scalabriniani a Nuevo Laredo, Messico, ai confini con il Texas. Da questa coinvolgente esperienza nasce "(h)ombre(s) migranti" (Ediesse, 2009). Per il settore letterario di Edilazio (EdiLet) ha pubblicato il volume "Alberto 6 unico".