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Eugenio Ragni

Eugenio Ragni (Reggio Emilia, 1933) vive a Roma dal luglio 1941.
Docente (1967-2005) di Letteratura italiana (Viterbo, Lecce, Roma Tre), socio dell’Accademia dell’Arcadia, dell’Istituto Nazionale di Studi Romani, del Centro Studi G.G. Belli, del Gruppo dei Romanisti, del Centro Pio Rajna, del Centro Scaligero di Studi danteschi di Verona, dell’Accademia Torricelliana di Faenza, ha scritto su Dante, Ariosto, Firenzuola, Belli, Oriani, tracciando inoltre un ampio panorama della narrativa 1915-2000 nella Storia della letteratura italiana della Salerno Editrice, per la quale dirige la collana “Faville”. Ha raccolto in Roma nella narrativa italiana contemporanea [1988] le recensioni pubblicate fra il 1973 e il 1987 su «Studi Romani»; e ha tracciato un quadro della vita culturale a Roma nella seconda metà dell’Ottocento nei saggi Roma, «teatro della mia piccola vita». Dai Diari di Ferdinand Gregorovius [2008] e Stranieri e “stranezze” nella Roma cosmopolita dell’Ottocento [2009]. Attualmente caporedattore della rivista «il 996», ha condiretto il ciclo «Letture belliane» (1981-1990), pubblicandovi Giochi e tradizioni, “Le maschere eccresiastiche”, Belli fra cronaca e storia, “E a cche sserveno poi tante parole?”; e in altre sedi Francesco Saverio Castiglioni, l’Arcadia e Giuseppe Gioachino Belli [1995], Belli e il suo “popolaccio” [2003]; mentre nel 2009 ha raccolto e presentato una silloge di 600 sonetti belliani inclusa nella collana tascabile di classici italiani edita da Zanichelli. Suoi interventi sulla letteratura romanesca del Novecento riguardano Trilussa, Mario dell’Arco, Mauro Marè, Elia Marcelli e altri autori di generazioni più recenti.

I libri dell'Autore

LA GIOIA INTRECCIATA AR SOSPIRO

La poesia di Giulio Cesare Santini.