ROMA XVIII SECOLO: PROCESSO A UN CARDINALE - ARTISTI, FALSARI E TRUFFATORI

E' la triste storia del processo intentato contro l'indegno cardinale Nicolò Coscia, già vescovo di Benevento, il quale, ingenuamente protetto da papa Benedetto XII (1724-1730), si arricchì a spese di poveri e potenti. Alla morte del papa i cardinali decisero di intentargli un processo, in seguito al quale il Coscia fu condannato a dieci anni di prigionia in Castel S. Angelo e alla multa di 100.000 scudi. Come spesso avviene anche oggi la pena venne ampiamente ridotta e la multa ancor più largamente decurtata. E quando uscì di prigione il cardinale era più ricco di prima, perché dal dorato carcere di Castello continuò a brigare in proprio favore. Pasquino mettendosi nei panni del Coscia disse: "Se guadagnai assai non me ne pento/ Se ho perduto il cappello poco importa/ Tornerò a far lo sbirro a Benevento". La seconda parte del volumetto è dedicata alla rievocazione di truffatori e falsari di opere d'arte nel Settecento.
21 cm, 68 pagine, 12 illustrazioni.

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