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IL VINO A ROMA E NEL LAZIO

Bevevano i nostri padri? Sì. Bevevano gli antichi egizi, Noè, gran Patriarca e Dioniso-Bacco, che se ne andava in giro per il Mediterraneo a diffondere la coltivazione della vite e la lavorazione dell’uva. Uniamoci al suo corteo, insieme ai satiri e ai sileni, e cerchiamo di scoprire i miti connessi al vino. Proviamo poi a bere, con i Romani, il vino col miele e a brindare alle nove Muse con una miscela di acqua e vino così armoniosa da essere assimilata al suono del diapason. Dai Romani apprendiamo ad invecchiare il vino e a datarne le annate. Con i papi scopriamo la vigna alla Magliana di Leone X e i vini preferiti da Paolo III. Attenti però alle leggi e alle ordinanze, ce ne sono per gli osti e per gli avventori. Con Trilussa, Pascarella, Zanazzo e, soprattutto, col Sor Giuseppe Gioachino Belli, inneggiamo al vino, infatti “ndove vòi trovà ppiù mejo cosa?”. Accompagnamo Pinelli all’osteria poi andiamo all’Ottobrata con Rosetta e Rugantino ed uniamoci al loro saltarello. E oggi? Nel Lazio le feste del vino sono ovunque e in tutti i periodi dell’anno, non c’è che l’imbarazzo della scelta, dalla Sagra dell’Uva di Marino alla Fiera dell’Est! Est!! Est!!! Di Montefiascone. Insomma, noi che figli siamo, beviam, beviam, beviamo!
12x18 cm, 115 pagine, 31 illustrazioni b/n.